Dedicata a Fabrizio De André
UN POETA
(un cantante)
Dormi sepolto in un campo di
grano
e Bocca di rosa ... è inseguita
dal "nano"…!
Passi per la tua Zena di
gendarmi e bagasce
Pegli, Nervi, La foce ed il
porto col pesce
un cantante qualunque,
cantautore di strada
che racconta le storie che
racconta la vita.
Per la mano ci porti tra
esistenze perverse
ci accompagni nei vicoli di
esperienze diverse.
Della Cimma già pronta resta
solo il suo fumo
e Princesa combatte nel suo
corpo da uomo.
Da una creuza de ma passano i
marinai
e di pietra è la casa dove
affogano i guai.
E quel solco sul viso già
sorride un po' amaro
osservando quell'acqua dolce
nera di nuovo.
E l'amore che viene porta
gioie e dolori
quegli amori svenati ma
felici nei cuori
mentre mastica e sputa Nina
dall'altalena
sopra un "Custer" che spara ai
bambini alla schiena.
E di guerre ne hai scritto e
sei stato spiato
uomo libero e fiero in un mondo
ingabbiato
basta solo un amico e una
strofa al tritolo
per sembrare ai "servizi"
brigatista davvero.
Supramonte hai subito anche
la prigionia
da quel mondo che canti che
non trova la via,
troppo lunghi quei giorni e
con poche parole
troppo incerti e sospesi tra
le nuvole e il sole.
Non sei stato un cretino
forse neanche un poeta
ma un cantante non basta
per spiegar la tua vita
vita che a noi riserva un
destino imperfetto
che non sempre comincia e
finisce in un letto.
Ma con te spero proprio che
alla fine del buio
questa amante perversa
l'abbia preso nel culo!